Lettera aperta al Santo Padre Francesco

Lettera aperta al Santo Padre Francesco

Lettera aperta al Santo Padre Francesco

Sua Santità, Francesco

noi, fedeli slovacchi, esprimiamo tutta la nostra più profonda gioia per la Sua elezione a sommo pontefice della Chiesa Cattolica e successore di San Pietro sulla terra. Siamo del tutto certi che con l’aiuto di Dio Lei riuscirà a guidare la Chiesa con equilibrio e giustizia. Dopo l’inattesa abdicazione dell’oggi emerito Santo Padre Benedetto XVI, con la presente lettera aperta ci rivolgiamo a Lei personalmente permettendoci di porre alla Sua attenzione la nostra umile richiesta in merito alla Sua decisione in materia della destituzione dalla carica dell’arcivescovo di Trnava Mons. Róbert Bezák.

Oggi in Slovacchia siamo testimoni di momenti storici in cui si decide sul carattere e sulla natura della Chiesa nel nostro Paese.

L’arcivescovo emerito Mons. Róbert Bezák è oggi simbolo di una Chiesa che apre le porte ai non credenti e lotta per la trasparenza della Chiesa, ma è per noi uno dei vescovi che mostrano il cammino della nuova evangelizzazione.

Ci teniamo moltissimo alla Chiesa e siamo convinti che le modalità che hanno portato alla destituzione dell’arcivescovo Mons. Róbert Bezák non pongono di certo in buona luce la Chiesa. Tre anni fa il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Mons. Róbert Bezák arcivescovo di Trnava sulla base della di lui vita esemplare e devoto servizio a favore della Chiesa e della società.

Subito dopo aver assunto l’incarico di arcivescovo di Trnava, Mons. Róbert Bezák ha realizzato un audit nell’arcidiocesi ed ha riscontrato diverse e gravi lacune relative all’amministrazione delle finanze e dei beni in riferimento all’epoca del proprio predecessore arcivescovo Mons. Ján Sokol.  Pertanto, si è rivolto agli organi competenti presso il Vaticano chiedendo aiuto e consiglio nella risoluzione di tale situazione.

Sfortunatamente, invece di aiuto e consiglio da parte delle autorità competenti, nel febbraio 2012 è giunta dal Vaticano una visitazione apostolica dell’arcidiocesi di Trnava, sotto la guida del vescovo Jan Baxant. Tale visitazione però non si è incentrata sull’amministrazione dei beni e delle finanze.

Poco dopo la visitazione apostolica l’arcivescovo Bezák ha ricevuto dalla Congregazione per i vescovi 11 domande di carattere alquanto umiliante. A tutt’oggi non sussistono argomenti significativi che possano confermare le accuse rese pubbliche e oggetto di esame nelle 11 domande rivolte all’arcivescovo Mons. Róbert Bezák.

In data 02.07.2012 il Santo Padre Benedetto XVI ha destituito dalla carica l’arcivescovo Bezák e a mezzo lettera del 18.10.2012 ha informato come segue il presidente della Conferenza episcopale slovacca, arcivescovo Zvolenský:

“Con molta attenzione e concretamente ho preso atto della grave ed allarmante situazione e, dopo una lunga preghiera, non ho potuto ovviare al mio obbligo, scaturente dall’amore, di rinnovare tra voi una efficace collegialità e ordinata guida pastorale nell’arcidiocesi di Trnava, nell’autentico spirito del Concilio Vaticano II, di cui proprio quest’anno celebriamo il cinquantesimo anniversario dell’apertura.”

Rispettiamo pienamente la decisione e l’autorità del Santo Padre Benedetto XVI nella destituzione dell’arcivescovo Mons. Róbert Bezák.

Dall’altro lato però Róbert Bezák è da diversi anni un personaggio celebre cui la gente vuole bene, e non soltanto a livello ecclesiastico ma un po’ in tutta la società. Ha saputo dar prova della sua profonda integrità morale come sacerdote, religioso, predicatore, confessore, insegnante, formatore ed anche docente universitario, ma soprattutto come superiore dell’ordine dei Redentoristi di cui è membro, e non ultimo anche a capo della Conferenza dei superiori maggiori degli istituti religiosi in Slovacchia.  Róbert Bezák è un personaggio integrale. È noto come uomo d’amore, pace, bene e giustizia. Durante i suoi 25 anni di sacerdozio e attività missionaria pedagogica, nessuno dei suoi superiori ha mai trovato nulla che potesse in qualche maniera gettare ombre sul suo credito morale o sulla sua fedeltà al Magistero ecclesiastico.

Alla luce dei fatti generalmente noti circa il credito morale e il carattere umano dell’arcivescovo Bezák, i motivi non resi pubblici della sua destituzione continuano ad essere per noi incomprensibili, generano domande, tensione e divisioni tra i fedeli.

Il 16 e 17 dicembre 2012 Mons. Róbert Bezák ha concesso delle interviste ad alcuni mass media ed ha espresso argomenti motivati e consoni relativamente al fatto che egli stesso è stato accusato presso il Santo Padre Benedetto XVI da persone sconosciute provenienti dal contesto ecclesiastico; e una delle ragioni per cui sarebbe stato accusato è anche il semplice fatto di aver consultato gli organi competenti del Vaticano in materia di chiarimento di alcuni incerti flussi di liquidità del predecessore Mons. Ján Sokol.

Mons. Róbert Bezák sostiene che a tutt’oggi non conosce il vero motivo della sua destituzione e che non gli è stato reso possibile difendersi legittimamente.

Nella storia della nostra Chiesa non sono purtroppo pochi i casi di sacerdoti e vescovi ingiustamente condannati e dopo anni riabilitati.

Sua Santità, Francesco, abbiamo forti e motivati sospetti che l’arcivescovo Róbert Bezák sia stato vittima di false accuse davanti a Sua Santità e che alcuni personaggi molto influenti nell’ambito della Chiesa abbiano tramato un piano premeditato volto alla sua destituzione.

La continua attenzione mediatica sul caso e la rilevazione di nuove circostanze sui finanziamenti all’arcidiocesi di Trnava all’epoca dell’arcivescovo Sokol nonché la modalità in cui è stato portato avanti il processo di destituzione di Róbert Bezák pongono in cattiva luce la Chiesa non soltanto in Slovacchia, ma anche in Vaticano, e ciò ci preoccupa moltissimo.

Con la presente siamo dunque a chiedere a Sua Santità di dare ascolto all’appello dei cattolici slovacchi e di riesaminare i fatti che hanno condotto alla revoca dalla carica dell’arcivescovo Róbert Bezák. La nostra preghiera è quella di un possibile incontro tra la Sua persona e Mons. Bezák, per ascoltarlo e in seguito considerare le possibilità legate al suo ulteriore operato o riabilitazione nella carica.

In Slovacchia quest’anno ricordiamo il 1150° anniversario dell’arrivo dei nostri evangelizzatori, santi Cirillo e Metodio. Ci farà immensamente piacere se Lei accoglierà l’invito a visitare la Slovacchia già presentatoLe dalle massime cariche di Stato della Repubblica Slovacca e dai rappresentanti della Chiesa in Slovacchia.

Con amore e con stima.


Petica

 

Pôvodný Otvorený list sv.Otcovi Benediktovi XVI.

 

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